venerdì 4 novembre 2011

Feste e dolci di novembre

In Italia le festività di novembre si concentrano tutte nei primi giorni del mese.
Il primo novembre si festeggia, infatti, Ognissanti: festa nazionale a tutti gli effetti, ciò significa che non si va né a scuola né a lavoro e così gli italiani ogni anno guardano speranzosi il calendario per vedere se ci scappa il ponte.  
Fare ponte vuol dire fare un giorno di vacanza in più, nel caso in cui la festività comandata cada due giorni prima o dopo il fine settimana (ad esempio il giovedì o il martedì). Quest'anno Ognissanti era di martedì quindi molti italiani ne avranno approfittato per fare un week-end lungo: immaginatevi una sorta di ponte tra l'ultimo giorno di lavoro, venerdì, e il primo giorno di rientro a lavoro, mercoledì.
Benchè il 2 novembre non si stia a casa da scuola o da lavoro, questa data è comunque una ricorrenza importante: la Festa dei morti.

Per ricordare i propri cari defunti le famiglie italiane vanno in visita ai cimiteri, deponendo sulle tombe dei fiori, come crisantemi o quelli che dalle mie parti si chiamano carognette per il loro caratteristico "profumo" (se qualcuno ne conoscesse per caso il nome botanico, prego fatevi pure avanti).


A seconda delle regioni ci sono, inoltre, diverse tradizioni culinarie legate alla commemorazione dei defunti. Da me in Piemonte, ad esempio, si preparano dei biscotti, chiamati "j’òss dij mòrt" (ossa dei morti o ossa da mordere) e se date un'occhiata alla foto, capirete il perché del loro strano nome...


Per chi volesse cimentarsi con la preparazione di questi dolcetti, ecco la ricetta:


Ingredienti:

1 albume
100 g di mandorle tritate
100 g di nocciole tritate
150 g di zucchero
150 g di farina
un cucchiaino di cannella in polvere
un cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
il succo di 1/2 limone 
passito di Pantelleria o Marsala q.b.


Preparazione

  • Versate tutti gli ingredienti in polvere (le mandorle, le nocciole, la farina, lo zucchero, la cannella e i chiodi di garofano) sulla spianatoia e mischiateli insieme.
  • Montate a neve l'albume e aggiungetelo lentamente agli altri ingredienti. Versateci anche il succo di limone e iniziate ad impastare, unendo a poco a poco qualche goccia di passito finché il composto risulterà lavorabile.

  • Ottenuto l'impasto, stendetelo con il mattarello fino a raggiungere uno spessore di circa 1,5 cm ( o 3 se preferite dei biscotti più morbidi). A questo punto tagliate delle striscette allungate ( 2 x 6 cm circa), praticate un'incisione di circa 0,5 cm su entrambi i lati corti e modellate le strisce cercando di ottenere la forma ad osso.
  • Deponete le ossa su una piastra ricoperta da carta forno e cuocetele in forno a 150° per circa 20 minuti. Una volta fredde, potrete cospargere a piacere le ossa con dello zucchero a velo.
  
Se l'idea di mangiare dei biscotti a forma di ossa non dovesse allettarvi, guardate anche questa video-ricetta, le fave dei morti, tipica di alcune regioni dell'Italia centrale. 
Il loro nome deriva dall'usanza in alcune zone d'Italia di consumare fave durante i banchetti funebri poiché, secondo un'antica tradizione, le fave rappresenterebbero un mezzo di comunicazione diretto tra il mondo dei morti e il mondo dei vivi. Questo dipendeva probabilmente dal colore del fiore: bianco con macchie nere. Il nero, infatti, è molto raro tra i vegetali e rappresenterebbe perciò il mistero. Le macchie, invece, sembrano disposte secondo la forma della lettera greca "tau", iniziale della parola "tanatos", che significa morte. 

Anche se Ognissanti e il giorno dei morti sono già passati, siete ancora in tempo per preparare e gustarvi questi dolcetti, in quanto oggi in Italia cade l'ultima ricorrenza di novembre: la commemorazione dei  militari caduti nelle guerre o Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Il 4 novembre 1918, infatti, per l'Italia finì la Prima Guerra Mondiale, perciò ogni anno dal 1919 si svolgono  in questa giornata diverse celebrazioni. La  cerimonia più famosa è quella di Roma, durante la quale le più alte cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto, la cui salma riposa presso l'Altare della Patria.
Ed ora non ci resta che aspettare dicembre e le prossime feste...

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