Eltern, die über ihre Sprachen nachdenken und sie bewusst benutzen,
öffnen ihren Söhnen und Töchtern
die Türen für mehrere Sprachen.
Elke Montanari
Da quando la Fragola ha iniziato a lallare "da-da-da", io ho cominciato a domandarmi in quale lingua sarebbe stata la sua prima
parola: italiano, la nostra madrelingua, quella che parliamo sempre in
casa, o tedesco, la lingua che sente tutto intorno a lei e in cui spesso
le canto canzoncine e filastrocche.
Per questo e altri ben più seri dubbi mi sono decisa a
documentarmi un po' più a fondo sul bilinguismo, tema che avevo già
affrontato nel corso dei miei studi linguistici ma che prima d'ora non
mi aveva mai toccato così personalmente... o quanto meno non il
bilinguismo in tenera età.
Così sono partita da un classico "Il bambino bilingue. Crescere parlando più di una lingua" di Barbara Abdelilah-Bauer che
offre una prima infarinatura sull'argomento, sfatando innanzitutto il
mito che i bambini bilingui inizino a parlare più tardi:
Fino ai 18 mesi i bambini acquisiscono circa due parole alla settimana. Ci vogliono in generale dai quattro ai cinque mesi in più (tra i 18 e i 24 mesi d'età) perché raggiungano un repertorio di cinquanta parole- il primo lessico. [...] Il bambino bilingue raggiungerà lo stadio delle cinquanta parole verso i 18 mesi, proprio come un bambino monolingue, ma con una particolarità: il suo repertorio totalizzerà una cinquantina di parole in tutte e due le lingue insieme (non in ciascuna da sola).
Per verificarlo ho iniziato allora a segnarmi tutte le nuove paroline che di settimana in settimana impara la Fragola (quello in foto con l'immagine di una bimba è il nostro quadernino delle parole). Fino ad ora ci aggiriamo intorno ai 30 vocaboli ricorrenti (suoni onomatopeici esclusi), di cui solo tre distintamente in tedesco.