venerdì 15 novembre 2013

Signora, sua figlia gattona?

In Italia c'è chi gattona e chi no ma in Germania no, non si gattona: si "granchia" oppure si "foca". 


Mi fa sempre ridere quando in tedesco leggo robben, ossia quel movimento che fanno i bimbi prima di mettersi a quattro zampe, strisciando sulla pancia per spostarsi in avanti come fa la foca (die Robbe) da cui deriva il verbo.


E che dire poi di krabbeln che certo possiamo tradurre con gattonare ma fa in realtà riferimento a tutt'altro animale? Si dice che die Krabbe (il granchio) cammini all'indietro e forse è per questo che i tedeschi lo hanno scelto per descrivere i primi passi a carponi dei bimbi che effettivamente durante i loro primi tentativi di solito mettono la retromarcia...



Qui sono passati ormai mesi da quando ci si trascinava come una foca, anche se di tanto in tanto mi ritrovo ancora per casa un gattino (o se volete un granchietto) che si infila sotto tavoli e sedie, sgattaiolando a tutta birra!

Possibile che tutta sta perfezione con cui ha appreso la tecnica, la dobbiamo anche ad un libro?

E chi lo dice che la lettura sia un'attività statica? 

Con le sei tessere arrotondate che compongono Gatton, gattoni, edito dalla casa editrice La coccinella, abbiamo mosso i primi passi a quattro zampe, attirate da grandi immagini colorate di oggetti conosciuti. Abbiamo imparato i loro nomi e stiamo inizando ad interessarci sempre più alle storie raccontate sul retro di ogni scheda.



Al momento è il libro preferito dalla mia Fragola (ormai) bipede che se lo va a prendere da sola sullo scaffale e con passo incerto ma piglio deciso me lo porge:

- Mamma bimbi...

Leggi mamma, leggimi cosa fanno i bimbi! 

E così sparpagliamo le schede per casa, a volte costruendo un percorso costellato dagli stessi oggetti rappresentati sulle schede... inutile dirvi che la sua preferita è quella con i (bis)cotti!


Altre volte giriamo le tessere come pagine di un libro e leggiamo immagini e storie di piccoli panda, volpi, criceti, procioni, topini e ochette... Ogni storia, inoltre, può essere uno spunto per giocare con mamma e papà, seguendo l'esempio di mamma oca che porge alla sua ochetta due bicchieri, uno colmo d'acqua ed uno vuoto, per il gioco dei travasi. Oppure si può fare come papà topo che nasconde un biscotto tra le zampe, lasciando indovinare a topino in quale "mano" è!

Insomma un'idea semplice che, però, si presta ad almeno tre diverse attività per bambini da 6 a 30 mesi. 

Ci si entusiasma nel vedere come con il passare dei mesi i bimbi si approccino diversamente a queste tessere che potete trovare in due versioni: Am, pappa buona, quella che abbiamo noi e illustra soprattutto figure e storie legate al cibo (il biberon, la mela, il bavagliolo...) oppure Io, tu... cucù con raffigurate diverse parti del corpo.

Non saprei dire se davvero gatton gattoni, il vostro bambino troverà più facilmente la sua strada nella vita però a noi ha aiutato a metterci in moto, seguendo l'innata curiosità che anima ogni bambino pronto a scoprire il mondo!


Che procediate a quattro zampe o a due, come gatti o come granchi, vi auguriamo
 una buona lettura!



Con questo libro parteciperemo all'attività di lettura del nostro gruppo di italiano
con questo post partecipo al Venerdì del libro, un'iniziativa proposta da Homemademamma.




2 commenti:

  1. Bellissimo! Soprattutto imparare come si dice gattonare in tedesco! Imparare le lingue straniere è meraviglioso!

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  2. Confermo in pieno! In questi piccoli dettagli linguistici trovo sia racchiusa l'identità del popolo che parla una certa lingua!
    Ad esempio, mi sono accorta che la radice del verbo tedesco per gattonare è molto simile a quella inglese ma, ad andar a vedere bene, in quest'ultima sembra far riferimento ai gamberi piuttosto che ai granchi... poi vabbé, non vorrei addentrarmi nella sfera della filologia germanica e dire baggianate!

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