mercoledì 13 novembre 2013

Il nostro martedì italiano

Ovvero arrivare a 28 anni e fare una figlia per scoprire (in Germania!) che il "Giro-girotondo" ha più di una strofa:




Ieri avevo in programma di scrivere un po' a proposito dei nostri martedì mattina ma è stata una giornata intensa e, messa a nanna la Fragola, sono crollata anch'io... non prima, però,di aver dato un'occhiata al blogroll e caso vuole che una, due, tre blogger (di tre paesi...paesi - che dico!- continenti differenti!) avessero scelto proprio lo stesso giorno per parlare della propria esperienza di bilinguismo!

Rispetto a loro noi siamo ovviamente appena all'inizio del nostro percorso bilingue, tuttavia  ancor prima che la Fragola iniziasse allegramente a lallare, avevamo cominciato a guardarci intorno alla ricerca di un asilo italo-tedesco.
Purtroppo a Wiesbaden non ce ne sono ma la nostra ricerca su google aveva prodotto come risultato un interessante seminario, Schenken wir den Kindern unsere Muttersprache, tenuto da Simona, insegnante di italiano e mamma di due ragazzi bilingui italo-tedeschi.



Abbiamo partecipato all'incontro di settembre che per 'mori è stato un po' un Bignami di quanto io avevo letto nei mesi passati a proposito di crescere i propri figli in un contesto bilingue mentre per me è stato molto utile ascoltare le esperienze degli altri genitori: mi sono fatta un'idea delle difficoltà che potremmo incontrare in futuro e mi sono rassicurata del fatto che per ora sembriamo procedere sulla strada giusta...

Così per il tedesco confidiamo soprattutto nell'inizio dell'asilo (incrociate le dita per noi affinché riusciamo ad avere un posto!), mentre per la socializzazione in italiano da fine agosto abbiamo cominciato a frequentare l'italienische Eltern-Kind Gruppe organizzato da Simona. 

Amici e parenti in Italia ci hanno chiesto che senso avesse frequentare un gruppo gioco in italiano quando già in casa parliamo tutti e due (e mezza) la lingua. Il punto è proprio questo: l'italiano, lo parliamo solo in casa e la Fragola di solito non ha molto modo qui di mettere in pratica le sue scoperte linguistiche con altri bimbi. Al parco cerchiamo naturalmente di comunicare perlopiù in tedesco anche se io a lei mi rivolgo quesi sempre in italiano...
Al gruppo gioco, però, la vedo molto più partecipe e, grazie al fatto che alcune delle canzoncine sono traduzioni dal tedesco, questo ci torna utile per entrambe le lingue: lei familiarizza con il rimo di un motivetto, ad esempio Le dieci dita ballerine che altro non sono che Zehn kleine Zappelkmaenner, un classico fra le Fingerlieder che a casa io le ripropongo nella versione originale tedesca e a volte, madre snaturata, persino nella versione punk-rock dei Toten Hosen! (Sssh, non ditelo allo Jugendamt! )

Ad ogni modo fra i motivi per cui ci piace il nostro gruppo di italiano c'è anche la struttura rilassata che lo caretterizza (e differenzia da quelli tedeschi): si inizia con una mezzoretta di gioco libero in cui bimbi (e mamme) hanno il tempo di ambientarsi, poi si canta una canzone per riordinare coinvolgendo i piccoli a mettere a posto prima di iniziare con filastrocche e canzoncine. Anche la pausa per la merenda è un bel momento tra chiacchiere delle mamme in continuo code-switching e condivisione di frutta, cetrioli (giuro a metà mattina: qua si usa così), biscotti e quant'altro da parte dei bimbi.

Concludiamo con il famigerato 'tondo-'tondo, forse il momento preferito della Fragola che inizia già a sedersi alla prima terra e vuole ripeterlo anche a casa infinite volte durante la giornata.

Arriva infine il momento dei saluti:
"La mano noi ci diamo, così ci salutiamo..."
 e alla prossima settimana.



Tra l'altro sono entusiasta che sia stata accolta la mia proposta di partecipare il prossimo martedì alla settimana nazionale di Nati per leggere: a modo nostro integreremo la lettura dei libri preferiti dai bimbi nelle attività del gruppo e fra una settimana vi racconterò com'è andata!

In attesa di leggere con i bimbi, andiamo diritti alle storie ascoltandole anche per radio:
abbiamo da poco scoperto Radio magica e non ne possiamo più fare a meno...

Voi la conoscevate già?
Un bello strumento per mantenere viva la lingua di chi come noi vive all'estero, no?

2 commenti:

  1. Bella l'idea dei gruppi d'italiano soprattutto per bambini! Ne ho letti in altri blog, di famiglie expat, e mi piacerebbe che ce ne fosse uno anche qui dove vivo, a Nerja...mah, chissá se lo riesco a trovare ;)

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    1. Eh sì, i gruppi gioco in lingua madre sono un bel modo per far sentire i bambini parte di una comunità valorizzando allo stesso tempo il loro patrimonio linguistico. Noi, come ho scritto, abbiamo trovato il nostro quasi per caso e all'inizio ero un po' scettica peché si tiene presso la chiesa cattolica italiana di Wiesbaden (e né io né il mio compagno siamo particolarmente credenti); però qua molte attività per bambini piccoli sono organizzate dalle varie comunità religiose, senza tuttavia volerli indottrinare a tutti i costi ( a differenza di quello che avviene spesso in Italia)... magari trovi anche da te qualcosa legato alle attività della vostra chiesta locale o, se non c'è ancora e hai voglia di dedicarci un po'di tempo, chissà potresti proporlo proprio tu...
      Buona fortuna in ogni caso!
      Terrò d'occhio il tuo blog per scoprire com'è andata la ricerca... ;-)

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