Dovete sapere che il mio rapporto con la Sardegna è passato innanzitutto attraverso il suo ottimo cibo.
E che dire delle delizie che dopo le vacanze giungevano nell'appartamento genovese insieme alla mia coinquilina sarda? È grazie a sua mamma se ho imparato alcune delle mie ricette isolane preferite.
Rimaniamo quindi in Sardegna per il secondo appuntamento con l'alfabeto culinario che vede protagonista indiscussa una prelibatezza da veri buongustai: la bottarga.
La parola bottarga deriva dall'arabo batārikh (بطارخ) che vuol dire "uova di pesce salate"; infatti si ricava dalle sacche ovariche (gonadi) di alcui pesci, tra cui soprattutto cefali, anche detti muggini, e tonni rossi.
La bottarga sarda è molto pregiata: in particolar modo quella di muggine ricavata dagli stagni di Cabras (in provincia di Oristano) e quella di tonno proveniente, invece, da Carloforte (paese sull'isola di San Pietro a Sud-Ovest della Sardegna).
Di seguito potete vedere un servizio del tg 1, dalla rubrica "Terre e sapori", in cui si parla proprio del prelibato "caviale della Sardegna" ricavato, seguendo una tecnica antica, dagli stagni di Cabras:
E se nella vostra ultima vacanza sull'isola siete riusciti a procurarvi un vasettino di bottarga (in commercio ne trovate da 40 gr a circa 5 €, comodi anche da portare in aereo nel bagaglio a mano), ecco come potete utilizzarla:
Non ha fatto venire l'acquolina in bocca anche a voi questo bel piatto di
fregola sarda con vongole e bottarga di muggine?
Se volete segnarvi la ricetta, di seguito ne troverete la trascrizione... prima, però, vi toccherà riordinare i vari passaggi! Buon divertimento e buon appetito!
Ricetta della fregola sarda con vongole veraci e bottarga di muggine
Clicca sulle frasi per riordinare i passaggi della ricetta.
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