giovedì 8 gennaio 2015

Un regalo da scartare sotto l'albero di Natale

Dopo un lungo periodo silente eccomi rifare capolino sul blog, questo mio posticino che negli ultimi mesi ho un po' trascurato a favore di altre priorità.

L'anno appena passato, specialmente da settembre in poi, è stato frenetico: uno di quegli anni in cui, dopo aver seminato tanto e nell'attesa di cogliere i frutti, bisogna stare dietro* alle piante che crescono e ai germogli tardivi. I primi frutti spero di vederli già in questo 2015 ma nel frattempo ci sarà ancora molto da fare e mi perdonerete se scriverò poco anche nei prossimi mesi. 

Oggi però non potevo non dedicare un po' di questo tempo (che va sempre di corsa) per raccontarvi della bella iniziativa a cui per la seconda volta ho avuto il piacere di partecipare lo scorso Natale.


Si tratta di Regala un libro per Natale, nato dall'idea e dalla buona volontà di Federica, un'occasione per famiglie che non si conoscono, se non virtualmente, per scambiarsi un dono prezioso, per regalare dei libri ai bimbi di qualcun altro e riceverne per i propri.


Il bello sta proprio in questa reciprocità e nell'attesa di scartare il pacco, per vedere cosa l'altra mamma con il suo bimbo hanno scelto per noi. Prima ci si scrive, a grandi linee si racconta dei bimbi e dei loro gusti in fatto di libri perché, come avrete capito, proprio loro sono i grandi protagonisti di questa iniziativa.


Prima di parlarvi dei libri che abbiamo ricevuto, voglio però ringraziare Federica per averci abbinate a Erika e al suo piccolo Leonardo: ci eravamo già conosciute grazie all'altra iniziativa letteraria a cui partecipiamo spesso entrambe, Il venerdì del libro di Homemademamma, avevamo intravisto alcune affinità - se non altro per l'età dei pargoli - e non a caso l'ultimo commento su questo blog è proprio il suo. 

Dunque siete curiosi di sapere che libri abbiamo scelto per Leonardo? Allora vi rimando al blog della sua mamma Tazze spaiate e per ora vi dirò soltanto che, sebbene i suoi siano stati libri erranti (uno ha fatto su e giù dalla Germania all'Italia un paio di volte, con lunghe soste sotto il Duomo), alla fine sono arrivati a destinazione in tempo per essere infilati nella calza della Befana! 

Con i nostri, invece, siamo state più fortunate perché ce li ha recapitati il nonno proprio la sera della Vigilia e abbiamo potuto metterli sotto l'albero tra i regali da scartare la mattina di Natale!

Sfogliare il primo, Un amico da trovare di Paula Knight e Giuliano Ferri, è stato un po' come rivedere un vecchia conoscenza: della stessa collana Storie preziose della DeAgostini avevamo già Il gufo brontolone che ci aveva tenuto compagnia quest'estate in vacanza al mare. E poi la protagonista è una gufetta e noi per le storie di gufi, forse ve ne sarete accorti, abbiamo una certa predilezione!

La gufetta in questione si chiama Olivia e cerca disperatamente qualcuno che accompagni il suo twit; accorrono in suo aiuto molti animali del bosco, ognuno con il proprio verso e tutti determinati a trovare il gufo che con il suo twoo andrà a completare il canto di Olivia.

Ecco, io non lo sapevo che il verso del gufo fosse twit- twoo, dove il primo è quello del gufo femmina e il secondo del maschio e trovo che il titolo originale inglese del libro sia bellissimo "It takes two to t'wit t'woo".


Forse tradotta la storia perde un po' per la mancata corrispondenza dell'onomatopea in italiano, però la lettura risulta lo stesso molto piacevole e adattissima ai bimbi dai due anni in su per i già nominati versi degli animali e le numerose ripetizioni del testo:


Appolaiata su un ramo, Olivia emise il suo:
 "Twit... Twit..."
e tese le orecchie in attesa di una risposta.
"Cra...Cra..." rispose qualcuno.
"Chi sei?" chiese Olivia.
La rana si presentò e poi le domandò: "Il mio cra cra non ti va bene?"
"No, non è il verso che cerco" disse Olivia.
Quel che voleva veramente era trovare un twoo che accompagnasse il suo twit.


Accorreranno ancora una papera, un orso bruno, un gatto, un cane, un serpente, un topo, un'ape, un maiale e persino un asinello, prima che il gufo Berto "emozionato, spicchi il volo in direzione del richiamo, rispondendo con il suo Twoo! ad ogni battito d'ala."

Dunque una romantica storia d'amore e d'amicizia in cui le tenui illustrazioni accompagnano il testo regalandogli un'aura quasi magica.


Sarà di nuovo un'aura, questa volta intesa come brezza, a caratterizzare il secondo libro che abbiamo ricevuto: in Dove sono i miei puntini? di Maria Loretta Giraldo e Nicoletta Bertelle, infatti, un soffio di vento porta scompiglio nella vita della Coccinella rossa che vagherà in terra, mare e cielo alla ricerca dei suoi sette puntini perduti. Ad ogni pagina la coccinella si imbatterà in punti rotondi che per colore ma - attenzione - non per numero potrebbero essere i suoi! Una storia divertente, completata da immagini colorate che catturano l'attenzione dei bambini e li accompagnano alla scoperta dei numeri.

Questo libricino (-ino per il formato ridotto) può essere letto ad alta voce ai piccoli che stanno imparando a contare da 1 a 10 oppure può essere adatto come prime letture per i più grandicelli: i testi sono brevi in stampatello maiuscolo e si ripetono simili nella struttura ogni due pagine, facilitando la lettura autonoma.


Nel nostro caso la coccinella rossa e i suoi sette puntini hanno sortito l'effetto miracoloso di far contare Silia fino appunto a sette, senza intoppi e numeri mischiati...

Finalmente quando giochiamo a nascondino ho almeno 7 secondi buoni per trovarmi un nascondiglio e non devo più gettarmi a casaccio in un angolo di casa, incerta su quando la sentirò declamare tutta soddisfatta il suo 10 dopo una serie alla rifunsa di 1, 3, 8, 5, 10!



Nota linguistica:
* Quest'espressione temo tradisca le mie origini piemontesi, in quanto è un'italianizzazione di star d'apres che significa "prendersi cura di"; certo, esiste anche in italiano standard ma, se non erro, dovrebbe avere più il significato di "sorvegliare".

8 commenti:

  1. Ciao Lidia, che bello questo post, hai descritto i libri davvero bene!
    Ti dirò la scelta della gufetta Olivia è nata proprio dal fatto che avevate già il Gufo brontolone nella vostra super fornitissima libreria e concordo con te sul fatto che nella traduzione il verso dei gufi perda un pò la sua bellezza.
    Invece il libro della coccinella è stato scelto di dimensioni ridotte perchè so che leggete i libri in treno nel tragitto verso casa e mi sembrava delle giuste proporzioni per lo zainetto!
    Felice di averti conosciuta un pò meglio grazie a questa iniziativa, un abbraccio

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  2. Che bel pensiero! Infatti è perfetto da portare in borsa... ho specificato che l'-ino era per il formato e non per il contenuto per non sminuirlo: spero che non suonasse come una critica, perché li abbiamo apprezzati tantissimo entrambi! E anche il biglietto ci piace molto, ce l'abbiamo sulla mensola e il prossimo Natale lo incorniceremo e lo sfoggeremo come addobbo per la casa nuova! Grazie ancora! Sono sicura che le nostre strade si incroceranno di nuovo in futuro... ;-)

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    1. Lo spero davvero Lidia! Mi sa che non mi sono espressa molto bene nel mio commento prima, forse la punteggiatura inganna :D

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    2. Sai, è che scrivendo a volte temo di venir fraintesa: così nel dubbio cerco subito di spiegarmi meglio! ;-)
      Ma tu non ci sei nel gruppo fb "La biblioteca di Filippo", vero? Perché ieri avrei voluto taggarti quando ho pubblicato il post ma non ti ho trovata...

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  3. Ho letto il post di Erika ed ora il tuo...si vede che vi siete trovate bene!
    Se l'espressione tradisce le tue origini piemontesi, il fatto che io non l'avessi trovata affatto strana e non me ne fossi accorta, tradisce le mie stesse origini!!!

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  4. ...anche io ho partecipato ed è stata una bellissima esperienza...

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  5. Anch'io ho regalato il libro della coccinella ad un'amica di mia figlia. E' una storia molto carina. Noi abbiamo letto anche altri libri della stessa collana. sono molto ben fatti.

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    1. Vero che è carina?! Poi le illustrazioni sono molto allegre e ci è davvero utile per imparare i numeri. La collana, a dire il vero, non la conosco molto bene ma vorrà dire che la cercherò la prossima volta che andrò in libreria!

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