venerdì 7 febbraio 2014

Che si mangia oggi per pranzo?

Dopo una lunga parentesi italiana che mi ha tenuta lontana dal web ma fin troppo vicina a pasti abbondanti e leccornie di ogni sorta, mi sembra giusto riprendere a scrivere sul blog parlandovi proprio di due libri a tema. 

Due libri sul cibo dunque: uno da grandi e uno per piccoli buongustai, ché in queste vacanze allungate nemmeno la Fragola si è risparmiata e ora mi tocca portarmi su per i nostri cinque piani di scale un tenero fagotto di 10 chili buoni!


Sarà per questa sua passione per la buona tavola che il libro preferito del momento, quello che leggiamo e rileggiamo più volte al giorno e prima di ogni sonellino, è "Che cosa mangi oggi?" dell'illustratrice belga Kathleen Amant, edito da Clavis per la collana Prima Infanzia.



Lì per lì quando a dicembre i nonni paterni ci hanno regalato questo libretto con alette, dalle pagini patinate e sottili, ho pensato che avrebbe avuto vita breve: già mi immaginavo fogli strappati, vittime della foga e della curiosità insaziabile della mia piccola lettrice di allora 15 mesi o poco più...  Invece, i visini tondi e simpatici dei sei bimbi che, armati di cucchiai e forchette, ci invitano a scoprire cosa si nasconda nei loro piatti, deve averla proprio colpita perché fin da subito è rimasta affascinata dalle pagine colorate di questo libretto che con una punta di orgoglio vi annuncio essere a tutt'oggi ancora intatte!

Inizialmente era attratta soprattutto dalla fetta di torta che si cela dietro l'ultima aletta, quella che copre il piatto di Anna, così capitava che volesse scorrere veloce le pagine per arrivare alla fine e trovare la to[r]ta - Mmm... buona!- accompagnando l'esclamazione con il gesto del ditino sulla guancia. Dopo le vacanze italiane, però, il suo linguaggio si è evoluto e, sarà per l'abbondanza di nomi di parenti imparati, ma ciò che ora l'attrae di più è il nome proprio dei bimbi che cerca di memorizzare, ripetere e abbinare.

La sua preferita al momento è Sara, una bimba bionda con la molletta rosa, che sta per addentare una bella coscia di pollo con patate! La novità a quasi 17 mesi è poi che ha iniziato ad anticipare le storie: prima ancora di girare l'aletta sa già che "Sara pollo papate". 

 Leggere insieme mi permette il lusso di osservare costantemente l'evolversi del suo linguaggio e notare ad esempio che da qualche tempo ha iniziato a produrre con disinvoltura brevissime frasi di due/tre parole.

Da linguista -che volete farci!- resto sempre affascinata come da un giorno all'altro il suo linguaggio si faccia via via più raffinato: solo l'altro giorno ha iniziato ad usare l'articolo elle apostrofo davanti ad acqua e da ieri io non sono più semplicemente mamma bensì LA mamma.

Sto andando un po' fuori tema, scusate, ma mi entusiama avere il priviligio di seguire da vicino il suo sviluppo linguistico e spesso è proprio durante la lettura insieme che mi accorgo dei suoi piccoli progressi quotidiani...

Ma passiamo ora alle mie di letture, quelle che ultimamente fatico ad infilare tra gli impegni di ogni giorno e per questo sempre più spesso finisco per scegliere dei racconti, come quello di Karen Blixen, "Il pranzo di Babette", letto soprattutto perché sarebbe stato il libro con cui si giocava nella prima puntata della nuova edizione di "Per un pugno di libri", forse l'unico programma televisivo italiano che ancora seguo.

Mentre ho apprezzato la nuova conduzione del programma, non posso dire purtroppo altrettanto del racconto della Blixen: non che non mi sia piaciuto per niente ma mi ha lasciato pochino... Forse non l'ho compreso fino in fondo o forse l'esistenza austera che conducono i personaggi è così distante dal mio modo di concepire la vita che non sono riuscita a pieno ad apprezzare neanche il finale in cui Babette, cuoca francese in esilio approdata in uno sperduto paesello norvegese, dona grazie al suo raffinato pranzo un po' di leggerezza d'animo ai morigerati convitati. Ho deciso, tuttavia, di dare un'altra possibilità a Babette e al suo pranzo guardandomi anche il film di Gabriel Axel del 1987, che se ha vinto l'Oscar come miglior film straniero ci sarà pure un motivo!

Con questo post partecipo al Venerdì del libro,
 il consueto appuntamento letterario proposto da Homemademamma,


n.b.: Il titolo del post, comunque, non era una domanda retorica: il mio frigo oggi ospita solamente pak-choi, carote, cipolla e pancetta... che faccio oggi per pranzo? Si accettano suggerimenti!

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Vero? Le illustrazioni con le loro linee così semplici e dai colori vivaci lo rendono davvero delizioso!

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  2. Leggere insieme ai bambini è un'esperienza meravigliosa, per loro e per noi! I libri che proponi mi sono nuovi, sia quello per i cuccioli che quello "da grandi".... Il secondo, lo ammetto, mi attira poco. L'altro è carinissimo anche se i miei bimbi sono un po' più grandicelli rispetto alla fascia d'età per cui credo sia adatto.. Questo, comunque, non impedisce loro di apprezzare ogni tipo di libro, anzi... spesso si divertono a riprendere in mano i librini di quando erano piu' piccoli...

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    1. Eh, eh il secondo è anche un po' colpa mia che non l'ho reso particolarmente appettibile però in rete si trovano anche recensioni più entusiaste... Il primo, invece, è consigliato dai 18 mesi in su ma, per nostra esperienza, si può benissimo proporre anche un po' prima e perché no pure dopo ché, come scrivevo in un altro post, per fortuna i libri non hanno scadenza! Quanto ha il tuo Piccoletto?

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