mercoledì 20 marzo 2013

marzo pazzerello...

un po'piove, un po'fa bello.

Se vedi il sole prendi l'ombrello!

 

 Lo dice anche il proverbio che il tempo a marzo è un po'instabile, un po'pazzerello...Va be', quest'anno forse è decisamente psicopatico: tre giorni fa ha tirato giù 20 cm di neve che neanche a dicembre, ieri ci ha illusi con un tiepido sole, quasi un annuncio di primavera, e stamattina mi sono svegliata con un cielo bigio che sembrava d'essere a novembre!

Quindi se fuori piove, la giornata si presenta indolente e tua figlia ha preso la brutta abitudine di addormentarsi solo in braccio per i suoi sonnellini pomeridiani, che si fa?

Ovvio si guarda un film, anzi due! (Sì, perché di sonnellini al pomeriggio la signorina con la pancia piena se ne fa ben due , uno dopo pranzo e uno dopo merenda)

E poiché i film che mi sono vista oggi sono entrambi di registi italiani (e lo scopo per cui è nato questo blog è pur sempre quello di diffondere non solo la lingua, ma anche la cultura italiana) ho deciso di condividerli con voi. Oltretutto hanno tutti e due casualmente titoli che richiamano l'aspetto della maternità (altro tema che sto trattando ultimamente e quest'ultimo, come sapete, non solo nel blog).


di Silvio Soldini (2012)


Ricordate? La cicogna è per antonomasia l'animale che annuncia una nascita. Secondo un articolo che ho da poco letto su una rivista tedesca, pare che molti uccelli acquatici (cigni e gru ad esempio) siano per tradizione simbolo di fertilità.

In questo caso però nel film non si parla della nascita di un bambino ma di una cicogna in carne ed ossa, chiamata Agostina, e di un comandate realmente esistito, Garibaldi, ossia colui che combattè per far nascere l'Italia,  la cui statua nel film commenta con non poco disappunto il paese che le passa davanti agli occhi oggigiorno. Figure losche, personaggi ingenui e sprovveduti, statue parlanti di illustri personalità nazionali (il già citato Garibaldi a cavallo, ma anche Verdi, Leonardo e il poeta Leopardi) insieme all'ambientazione in una Torino surreale, sospesa tra fiaba e realtà, fanno di questo film una commedia imperdibile! 


 di Sergio Castellitto (2012)



"Venire al mondo" é un'espressione idiomatica che significa "nascere" ed effettivamente la trama di questo film ruota intorno alla nascita non convenzionale del figlio della protagonista. Le vicende si svolgono tra Roma e Sarajevo, i cui echi della guerra recente hanno ripercussioni sulle vite odierne dei protagonisti.

Non voglio raccontarvi  troppo di questo film che, forse per la moltitudine di temi trattati, ha diviso i critici. Guardatelo e poi fatemi sapere che ne pensate...

Io intanto credo che mi procurerò l'omonimo libro della Mazzantini, da cui è tratto, e tra un sonnellino e l'altro della Fragola cercherò di leggermi tutte e 500 le pagine!

Come sempre vi auguro buona visione o buona lettura 
(per chi volesse cimentarsi con il libro)!

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