giovedì 13 febbraio 2014

Non è mai troppo presto per un libro

Ff                                             Figlio
Oggi nasce da ieri
Non lo so come fa
Fino a ieri non c'eri 
Mentre oggi sei qua
Pesce è figlio di pesce
Anno nasce da anno
Foglia su foglia cresce
Non lo so come fanno
Così mi meraviglio
Poi non ci penso più
Non lo so cos'è un figlio 
Però so che sei tu.


Ho scoperto le splendide filastrocche di Bruno Tognolini per caso sul canale mamme della Stampa on line e mi sono subito innamorata di quelle che compongono il delicatissimo libro illustrato da Pia Valentis, Mammalingua.


Quando l'ho trovato in libreria ormai la Fragola aveva già quasi un anno, non più esattamente una neonata che se ne rimane ferma e tranquilla ad ascoltare incantata la voce della mamma; quindi ho deciso di prenderlo per la mia amica e la sua piccolina che sarebba nata da lì a pochi mesi.

Le ventuno filastracche di Tognolini, una per ogni lettera dell'alfabeto, sono infatti pensate per i piccolissimi che vengono cullati dal suono della voce materna, quella stessa che conoscono già da nove mesi, così familiare e rassicurante. Anche i titoli delle filastrocche (acqua, bocca, cacca, dormi, piangi, sì, no, io, tu, mamma...) riprendono concetti, persone ed oggetti vicini al mondo del neonato.

E se le parole sono pensate, però, principalmente per le mamme, i suoni e le rime che scivolano fluidi sulla lingua sono tutti per i loro bambini che ne ascoltano la voce che, come il canto della balena, li accompagna mentre si addormentano, piangono, giocano... 

Tognolini, infatti, ha scelto di non scrivere dei bambini ma ai bambini in questo libretto venuto alla luce nella libreria cagliaritana Tuttestorie che in collaborazione col Comune l'ha pubblicato nel 2002 e regalato per diversi anni a tutti i nuovi nati della città.

Trovo bellissima l'idea di donare un libro che accompagni nel mondo ogni nuova vita, specialmente uno così poetico, destinato non solo al nuovo nato ma anche alla sua mamma. Un doppio regalo, insomma, che mi sarebbe piaciuto ricevere e per questo ho scelto di donare.

Caso vuole poi che, poco prima di impacchettarlo, avessi appena scartato il libro speditoci da Valentina per lo scambio Regala un libro per Natale: la carta decorata dai suoi bimbi era così bella che mi è piaciuta l'idea di riciclarla - d'altra parte sarei restata in tema con il suo blog Riciclattoli- , arricchendo così questo regalo di una sorta di continuità fra mamme e bimbi.

Una sorta di passaggio di testimone, come si fa con i vestiti e i giochi di seconda mano, con l'aggiunta del nostro recapito impresso dall'elegante calligrafia di Valentina e la promessa alla bimba della mia amica che per lei ci saremmo sempre stati e a quell'indirizzo potrà trovarci.

Mammalingua non fa quindi parte della nostra libreria ma ammetto di aver trascritto tutte e ventuno le filastrocche ed averle anche usate con la Fragola durante i nostri primi tentativi di letture della buonanotte:

una a sera, lette dalla mamma o dal papà, per tre settimane hanno accompagnato nel mondo dei sogni una bimba che sta diventando grande ogni giorno di più .

Un libro per piccolissimi adatto, quindi, anche per quelli non più così piccoli che apprezzeranno la melodia di queste parole e il caldo canto della vostra voce.

 

4 commenti:

  1. E' capitato tra le mani anche a me un paio di giorni fa in libreria: meraviglia:-)

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  2. Che bello! Il libro ma anche la voglia di condivisione che ci hai raccontato...

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  3. Bella l'idea dell'autore di scrivere una filastrocca per lettera, bello il disegno della copertina e tenera la filastrocca!

    Bella anche la tua idea del riciclo della carta!

    ( Tua sorella non è capace a scrivere commenti/recensire Blog )

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    Risposte
    1. Ma come no: l'hai appena fatto!
      Le illustrazioni inizialmente non mi convincevano poi, leggendo tutte e 21 le filastrocche, mi sono convinta che fossero perfette!
      Con la storia del riciclo al momento di darle il regalo ho esordito: " Non è per tirchieria, quando lo aprirai poi te lo spiegherò! Lei ha aspettato Natale e a me ci è voluto un po' prima di scrivere questo post...

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